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Festa di Ognissanti o di Halloween tipica del Friuli Celtico
   
 

  Il Friuli, data la sua forte ascendenza celtica, è una delle poche regioni italiane in cui la Festa dei Santi (1 Novembre) e il Giorno dei Morti (2 Novembre) hanno da sempre fatto rivivere anche le antichissime tradizioni pagane (Samhain o Capodanno celtico) della simbolica riaccensione delle luci e delle rievocazioni dei defunti e degli invisibili abitanti della natura: streghe (‘striis’), fate (‘aganis’) ed elfi (‘sbilfs’).
La tradizione della illuminazione delle zucche, ad esempio, era presente in Friuli ben prima che dall’America arrivasse la moda di Halloween (parola che peraltro significa proprio ‘tutti i santi’).

  Queste tradizioni sono state riscoperte, approfondite e rilanciate dagli appassionati delle località friulane in cui ne esistevano maggiori tracce: Enemonzo in Carnia, la roccaforte dei Celti, e Rivignano nel Basso Friuli, regno delle misteriose acque di risorgiva.

 Oltre alle due Feste principali sotto descritte, in Friuli si svolgono alcune Feste di Ognissanti minori, incentrate soprattutto sull’intaglio e accensione delle zucche (‘musòns’ o ‘musàtis’), su sfilate in costume, degustazione di piatti a base di zucca:
- Buttrio (Udine): Fieste des Musatis
- Chiopris-Viscone (Udine): Vilie dai Sants
- Udine-Borgo Sole: FUCS (Fuochi-Uomo-Culto-Spirito)
- Meduno (Pordenone): Festa dei Santi
Di grande interesse storico-culturale anche il lancio dalle alture delle ‘cidulas’ (dischi di legno infuocati) in Carnia, a Pesmolet di Lauco.

   

FIESTA DA LIS MUARS-CAPODANNO CELTICO di AMPEZZO

Si svolge tutta nell’arco della notte del 31 Ottobre.
Il paese dall’imbrunire resta immerso, senza luce elettrica, nell’oscurità totale da cui riemerge via via con l’accendersi di fiaccole, fuochi e di numerosissime zucche illuminate. In tutte le strade i partecipanti esprimono con recite, canti, gesti, giochi la gioia per l’inizio del nuovo anno celtico certi di essere in contatto, solo in questa notte, con il popolo invisibile dei defunti, delle fate e dei folletti, che sono rievocati da fantasiosi costumi. Nell’occasione si possono gustare tutti i tipici piatti carnici a cominciare da quelli a base di zucca

   

FESTA DEI SANTI di Rivignano dal 31 Ottobre al 2 Novembre

Una delle più caratteristiche e rappresentative, è senz’altro la più grande festa di questo periodo.
In tre (e più, a volte) giorni di continue sfilate, rappresentazioni, spettacoli, balli, luci e fuochi presenta:
- l’evocazione degli abitanti invisibili del territorio (Striis, Orcui, Cjalcjuts e soprattutto le Aganis, le fate delle acque che qui abbondano) con sfilata di costumi originali e discesa della strega dal campanile;
- la festa della zucca, prodotto locale che viene presentato sia come elemento di decorazione creativa sia come protagonista in cucina ;
- il grande mercato con multiforme festa popolare proprio nel giorno dei Morti, tradizione del tutto opposta a quella del resto della regione, fin dal 1400.
(VEDI Mappa illustrata di Rivignano, Ariis e Sterpo) 

   

Dove alloggiare a Rivignano

Albergo Antica locanda con alloggio PRINCIPATO DI ARIIS***°, RIVIGNANO, loc. Ariis via Chiesa 2, tel.0432-775008-773717 335-8252423 fax.0432-774715, www.principatodiariis.com / In un edificio storico 8 camere da 1-2 posti letto (anche per disabili) e 1 suite; signorile mobilia in stile semplice e quadri d’autore, frigobar, clima, telefono, tv, tv-sat, filodiffusione, cassaforte, accesso con scheda personale.

Dove mangiare a Rivignano

Ristorante Antica locanda con alloggio PRINCIPATO DI ARIIS***°, RIVIGNANO, loc. Ariis via Chiesa 2, tel.0432-775008-773717 335-8252423 fax.0432-774715, www.principatodiariis.com / Piatti tipici locali con carni pregiate e selvaggina interpretati con fantasia e genuinità (paste e dolci fatti in casa ) in un edificio storico in pietra e mattoni a vista, con arredi e decori in stile / Aperto ore pasti, domenica 10-24.00, chiuso il martedì sera e il sabato a pranzo

 
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